Solidarietà e new Media


L’indirizzo di Scienze applicate (classe 1^F) ha realizzato copertina e DVD di “SMS: Scuola Muungano Solidarietà”.

Il lavoro si è svolto nell'àmbito del progetto di classe e per le scuole cittadine La Solidarietà tra le pagine dell’Atlante: percorsi di approfondimento sulle realtà socio-economiche e politico-culturali dei Paesi in via di sviluppo.

Il prodotto è stato acquisito dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Parma.

Sullo sfondo del nostro Teatro Regio compare una nuova comunicazione che è tutt’uno col soggetto in scena, Congo e Angola: le mani SULL’Africa (le risorse, il Coltan) o INTORNO all’Africa in segno di SOLIDARIETA’ (lo sviluppo sostenibile)? La sfida è in una conoscenza responsabile.

Nel DVD “SMS: Scuola Muungano Solidarietà” un ponte costruito, un messaggio inviato.

Il lavoro della 1^F coordinato dalla prof.ssa M. Cristina Cabrini, ha coinvolto anche operatori di Muungano onlus (da Repubblica Democratica del Congo e Angola)– Missionari Saveriani, ed è stato acquisito con merito dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Parma.

Si tratta della documentazione di un percorso didattico di Geografia umana in rapporto Scuole/Territorio e di buon uso dei New Media per contenuti e finalità informativa-eductiva, nella linea di tradizione dell’impegno del nostro liceo, in memoria di Giacomo Ulivi e contro tutte le guerre poiché “l’esperienza storica ci dimostra che se diventano difficili i tempi per la solidarietà lo diventano pure quelli per la democrazia” (S. Rodotà, Solidarietà, un’utopia necessaria, Bari, Laterza, 2014).

Dal dire al fare: l'insegnante di Storia-Geografia e gli studenti hanno donato 150,50 euro per il Centro Nutrizionale di Goma _Nord Kivu (Congo) attualmente in difficoltà per la crisi internazionale, risparmiando sul superfluo mentre riflettevano sulle nuove sfide della globalizzazione e dell’informazione contemporanea, tra testimoni diretti e web, per costruire una nuova consapevolezza di cittadinanza. Così come dopo la Seconda Guerra mondiale occorreva ricostruire una nuova libertà.

Grazie, Giacomo Ulivi, ne abbiamo voluto sapere.