California dreamin'


Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, divertiti e entusiasti da un’estate ormai agli sgoccioli, io e altri 24 ragazzi ci siamo tuffati in un’esperienza avvincente e per molti di noi inedita: uno scambio culturale con la Lowell High School di San Francisco, progetto consolidato ormai da molti anni nel liceo Ulivi.

Dopo un viaggio aereo interminabile ma pieno di desideri e aspettative, siamo arrivati in città, dove le famiglie dei ragazzi americani ci hanno accolto calorosamente e con la generosità e l’ospitalità che li contraddistingue e di cui molti parlano. Queste caratteristiche, oltre che estremamente gradite, si sono rivelate importantissime per superare il “primo scoglio” ossia l’approccio a un mondo del tutto nuovo e così diverso dal nostro, sia per quanto riguarda le differenti culture domestiche e religiose, sia per le abitudini del tempo libero dei ragazzi e il sistema scolastico particolare.

Quest’ultimo aspetto mi ha veramente colpito, tante sono le differenze rispetto al nostro liceo.

La scuola è gigantesca e corrisponde a tutti gli stereotipi europei sul tipico campus americano: oltre al teatro, ai laboratori specializzati e agli ampi spazi dedicati ad attività di volontariato e autofinanziamento qui consuete, assolutamente insolito è il grandissimo centro sportivo della scuola, costituito da spazi interni, ma soprattutto da campi per la pratica degli sport più svariati, come il basket, il football americano, il tennis, il volley e tanti altri. Inoltre molta è l’attenzione riservata alle lingue straniere, studiate dai ragazzi nelle varie aule di una struttura ad esse interamente dedicata. 

 La città ha ingenti dimensioni rispetto a ciò a cui siamo abituati, e l’andamento sinuoso delle strade che la caratterizza rende i mezzi pubblici ancora più essenziali per spostarsi. L’idea che ne deriva visitandola non è quella di una delle classiche città americane, sommerse di edifici dai piani innumerevoli, ma di una città piuttosto europea, con casette indipendenti e spesso simili tra loro, che la rendono per certi versi agli occhi di un turista più familiare e simile a casa. Sono tanti i progetti che ci aspettano nel corso della prossima settimana, dalla visita alle icone della città, come il Golden Gate Bridge, il Pier 39 e Lombard Street, alle escursioni nei dintorni a Santa Cruz e Sausalito. 

All’esperienza di vita, che vede entrare in gioco la capacità di adattamento, di superamento di eventuali scogli e problemi in modo autonomo e molto altro, si uniranno così aspetti più formativi e didattici come la visita a musei e luoghi culturali e l’approccio diretto e incondizionato alla lingua inglese che da tanti anni studiamo.

Martina Bottazzi (4^G)

San Francisco 2018